Agenti Immobiliari e visite agli immobili durante la Fase 2: si possono fare?
DPCM 26 aprile e FAQ: visite agli immobili permesse oppure no? Facciamo chiarezza
In queste ore sta tenendo banco la questione riguardante le visite agli immobili durante la Fase 2. Appuntamenti sul posto sì, oppure no? La domanda che tutti gli Agenti Immobiliari si stanno ponendo è se le visite agli immobili durante la Fase 2 si possano fare. Il DPCM 26 aprile e le relative FAQ non hanno fatto chiarezza rispetto al permesso di visitare gli immobili con i clienti. Anzi, la mancanza di indicazioni precise rivolte al Real Estate, ha generato una grande confusione e creato un dibattito acceso sul tema. Un problema che sembra non avere soluzione.
Come sempre vogliamo fare chiarezza per mettere in condizione gli Agenti Immobiliari (e i loro clienti) di operare correttamente senza rischio di multe o guai. Precisiamo subito, però, che come spesso accade dovremo attendere chiarimenti dalle fonti ufficiali. In attesa di indicazioni attendibili (ci auguriamo arrivino entro pochi giorni), dobbiamo muoverci nel contesto attuale.
Vediamo, dunque, se nella Fase 2 sono consentite le visite agli immobili oppure se è opportuno evitarle.
+++AGGIORNAMENTO DEL 29 MAGGIO ORE 07.30+++ PERMESSE LE VISITE AGLI IMMOBILI OCCUPATI
Permesse le visite agli immobili occupati
Nuova rettifica da parte del governo: sono consentite le visite su immobili occupati, pur dovendo preferire sopralluoghi in locali “liberi”. È necessaria, inoltre, l’adozione di accorgimenti di prevenzione quali indossare mascherine, guanti monouso e il mantenimento delle distanze interpersonali.
Sul sito del governo sono state aggiornate le FAQ riguardanti la Fase 2 con una novità importante per gli appuntamenti di visita immobiliare. Nella sezione “Pubblici esercizi e attività commerciali” si legge:
Sì [È permesso effettuare un sopralluogo presso un immobile da acquistare o locare]. Tuttavia le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo con l’utilizzo, da parte dell’agente immobiliare e dei visitatori, delle mascherine e dei guanti monouso e mantenendo in ogni momento la distanza interpersonale di almeno un metro e, preferibilmente, quando le abitazioni siano disabitate.
Un nuovo segnale di ripresa, dunque, davvero incoraggiante per i Professionisti Immobiliari. Va tuttavia considerato che la concessione di appuntamenti su immobili abitati non è un “via libera” assoluto. Le autorità chiedono di prevedere un’organizzazione attenta delle visite, con un utilizzo scrupoloso dei dispositivi (e delle buone pratiche) di protezione e una pianificazione dell’agenda tendente a evitare -quando possibile- l’incontro tra clienti, Agenti e inquilini.
Detto ciò, da oggi è permesso visitare un immobile anche se occupato.
+++AGGIORNAMENTO DEL 5 MAGGIO ORE 19.30+++ VISITE AGLI IMMOBILI CON IL CLIENTE: SÌ DEL GOVERNO
Fase 2: visite immobiliari permesse
È giunta la precisazione del governo: gli Agenti possono far visita agli immobili assieme al cliente, purché gli spazi siano disabitati.
Sul sito del governo sono stati pubblicati nuovi chiarimenti. L’aggiornamento delle FAQ riguardanti la Fase 2 ha sciolto i dubbi circa gli appuntamenti di visita immobiliare. Nella sezione “Pubblici esercizi e attività commerciali” si legge:
Sì [È permesso effettuare un sopralluogo presso un immobile da acquistare o locare]. Tuttavia le visite degli Agenti Immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo quando queste siano disabitate.
Buone notizie, dunque! Gli appuntamenti sul posto sono concessi senza rischio di multe per il cliente, a patto che gli immobili siano disabitati.
In mancanza di indicazioni chiare, avevamo spiegato che -dal nostro punto di vista- l’interpretazione corretta del DPCM 26 Aprile doveva essere orientata alla protezione del cliente (potete leggere l’articolo intero). Orientamento che riteniamo tutt’ora valido in un momento di assenza totale di precisazioni. Se da un lato, infatti, l’appuntamento di visita poteva rientrare nelle esigenze lavorative dell’Agente Immobiliare, il sopralluogo non poteva in alcun modo essere ricondotto a situazioni di necessità per il cliente (che sarebbe incappato nel rischio concreto di multe salate). Responsabilmente abbiamo adottato un approccio analitico e protettivo nei confronti dei nostri lettori. Ora il dubbio sollevato dal “vuoto” creato con il DPCM è stato sciolto.
Anticipavamo e auspicavamo che il governo mettesse ordine alla confusione con un chiarimento ufficiale, che fortunatamente è arrivato. Da adesso gli Agenti Immobiliari possono procedere tranquilli nei loro appuntamenti sul posto.
Le visite agli immobili sono consentite (anche) in presenza del cliente a patto che l’immobile sia disabitato (e nel rispetto di tutte le altre regole di sicurezza).
ARTICOLO DEL 5 MAGGIO ORE 9.00 a.m.
Visite agli immobili Fase 2: DPCM 26 Aprile e FAQ
Per capire se le visite agli immobili sono permesse durante la Fase 2 dobbiamo partire dal DPCM 26 Aprile e dalle FAQ relative al nuovo decreto. Il DPCM 26 Aprile 2020 è la misura varata dal governo che, a partire dal 4 maggio, ha sancito l’avvio della Fase 2: un periodo di relativo alleggerimento delle restrizioni imposte col lockdown. Come avevamo anticipato in un nostro articolo, le Agenzia Immobiliari hanno avuto il via libera alla riapertura proprio a far corso dal 4 maggio. Ovviamente, all’interno degli uffici e nelle relazioni con clienti e colleghi, gli Agenti sono tenuti a rispettare un vero e proprio protocollo di sicurezza. Il punto è che se il DPCM ha consentito il porte aperte per le Agenzie Immobiliari, vi è più di un dubbio sul permesso di visitare gli immobili.
I principi che dominano la Fase 2 sono, in linea di massima, gli stessi della Fase 1: il distanziamento sociale e il freno alla circolazione delle persone. Leggendo le FAQ i concetti vengono ribaditi: gli spostamenti devono essere giustificati per necessità e/o per comprovate esigenze lavorative. Per la precisione, il DPCM 26 Aprile al primo comma lettera a) dell’articolo 1 recita: “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”.
A questo punto di apre un ulteriore dubbio: la visita agli immobili può essere considerata una “comprovata esigenza lavorativa” per gli Agenti Immobiliari? E per i clienti è una “situazione di necessità”?
Visite agli immobili Fase 2: comprovata esigenza lavorativa e necessità
Per sciogliere il nodo sulle visite agli immobili nella Fase 2, quindi, è bene concentrarsi sul DPCM 26 Aprile nella parte in cui fa riferimento a: “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”. Se da un lato per gli Agenti Immobiliari la visita sul posto può costituire una comprovata esigenza lavorativa, non si può considerare come “necessità” del cliente l’appuntamento sull’immobile. Bisogna tenere a mente la ratio delle misure di contenimento e del nuovo decreto: si persegue la riduzione della circolazione delle persone, limitandola solo a stati di bisogni urgenti e inderogabili. Il rischio concreto è che organizzando la visita a un immobile l’Agente Immobiliare la passi liscia appellandosi all’esigenza lavorativa, ma il cliente no. In caso di controllo da parte delle autorità, infatti, quest’ultimo non avrebbe modo di appellarsi a una reale situazione di necessità, col risultato di accollarsi una bella multa da 533,00 € (o più).
Visite agli immobili Fase 2: il cliente può visitare l’immobile assieme all’Agente?
In questa Fase 2, allora, il cliente può visitare l’immobile assieme all’Agente? La risposta sembra proprio no. Stando alla normativa, agli Agenti Immobiliari è potenzialmente consentito di recarsi presso gli immobili da loro gestiti ma lo stesso non vale per il cliente. Far visita agli immobili, ora come ora, espone i clienti al pericolo concreto di essere multati in caso di controlli.
A riguardo, una delucidazione autorevole giunge dalla Prefettura di Milano, che in una nota del 4 maggio offre 3 linee di condotta per la visita all’immobile:
-In assoluto, dovrebbe essere evitata la visita agli immobili abitati perché non si può conoscere con certezza lo stato di salute e le esposizioni al contagio di chi li occupa;
–Per gli immobili non abitati è possibile il sopralluogo individuale solo da parte dell’Agente Immobiliare per procedere con il proprio lavoro
E soprattutto:
-Secondo l’interpretazione del Prefetto, per i clienti la visita agli immobili non rientra tra i motivi che legittimano lo spostamento ai sensi del DPCM 26 Aprile 2020.
Visite agli immobili Fase 2: si possono fare ma senza i clienti
In conclusione le visite agli immobili durante la Fase 2 si possono fare ma senza i clienti. Il sopralluogo in spazi non abitati è consentito solo agli Agenti Immobiliari individualmente. Va evitata la visita a immobili occupati. Per l’appuntamento sul posto coi clienti c’è poco da fare: non si può. La visita immobiliare del cliente non rientra tra le concessioni di spostamento del DPCM 26 aprile e in caso di controllo, con tutta probabilità, riceverebbe una multa salata e incontestabile.
Siamo in attesa di indicazioni chiare da parte degli organi competenti che dovrebbero arrivare entro pochi giorni. Ci auguriamo, anche, che vengano permesse a breve le visite agli immobili: dal nostro punto di vista possono essere organizzate pur rispettando scrupolosamente le procedure di sicurezza. Abbiamo offerto un’interpretazione puntuale che dovrebbe aiutare gli operatori del Real Estate a sciogliere ogni dubbio. Nel frattempo invitiamo alla responsabilità tutti gli Agenti Immobiliari perché non si espongano e non espongano i loro clienti a rischi economici e di salute.
Non è ancora tempo di riprendere le visite ma il lavoro prosegue. Ci sono tante cose da fare in questo riavvio e tanti strumenti necessari per poter portare avanti l’operatività dell’agenzia e chiudere le trattative.
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Nelle FAQ pubblicate dal Governo si dice che le visite degli Agenti Immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno aver luogo solo quando queste siano disabitate. Ne desume che le visite con i clienti alle case è una attività consentita.
Gentile utente, abbiamo provveduto ad aggiornare tempestivamente l’articolo alla luce delle indicazioni del governo. Come scritto, l’esecutivo ha precisato che i sopralluoghi sono consentiti per immobili disabitati anche in presenza del cliente. Si tratta di un chiarimento importante (che aspettavamo con ansia) perché al momento della pubblicazione la questione -come riportato- lasciava più di qualche dubbio. infatti anche il Prefetto di Milano si era orientato a un’interpretazione che escludeva la possibilità di visitare gli immobili con il cliente. Fortunatamente il governo ha dato risposta.
Buongiorno,
Qualcuno mi può girare il link della sezione del sito del governo dove si specifica che si possono fare visite ? non lo trovo. Anche io sono rimasto che il Prefetto di Milano non consentiva le visite con i clienti
Gentile Alberto, ecco il link: http://www.governo.it/it/faq-fasedue. Nella sezione “Pubblici esercizi e attività commerciali” troverà all’ultimo punto la risposta. L’indirizzo è presente anche all’interno dell’articolo.
La mancanza di precisazioni che state da giorni precisando molto probabilmente è perché di precisazioni non ce ne bisogno. Ve lo siete mai chiesti? Come mai non precisano ai proprietari delle librerie che il cliente può andare a comperare un libro? o ai Tabaccai non precisano che uno può recarsi a comperare le sigarette?? Non vii viene il dubbio che se al Codice 068 Ateco hanno autorizzato di lavorare dal 04 Maggio senza indicazioni di restrizioni (come ad es. al Ristoratore che invece di restrizioni ne ha avute) significa che può farlo SENZA RESTRIZIONI. Le mille domande e i tanti dubbi che vi siete inventati voi e altri agenti immobiliari pensando di risolverli chiedendo a Prefetture….Marescialli dei Carabinieri ecc…che non hanno la più pallida idea di come si svolgono certe attività, non hanno fatto altro che far nascere dei dubbi e per stare dalla parte dei bottoni ovviamente mettono dei paletti. In pratica abbiamo rotto le scatole per settimane al governo per riaprire, lo abbiamo ottenuto senza restrizioni e poi abbiamo pensato bene di crearcele cominciando a mettere dubbi a chi abbiamo interpellato per avere le risposte.
Che differenza c’è tra visitare una casa non abitata e una casa abitata nel momento in cui, in quest’ultima, in occasione della visita faccio uscire i proprietari mezz’ora prima e la vado a vistare senza di loro? nessuna!
Gentile Paolo, da sempre riversiamo il nostro impegno per risolvere i problemi degli Agenti Immobiliari e non certo per crearli. Ci dispiace ma non siamo d’accordo col suo punto di vista: le precisazioni erano necessarie perché provenivano da nostri clienti e lettori, oltre che da altre realtà autorevoli di settore. Il fatto che sul tema si siano prodotte diverse posizioni (spesso opposte tra loro o, almeno, incerte sull’argomento) dimostra quanto esistessero motivi per avere dei dubbi. Dubbi legittimi, per altro, perché -come accade con qualsiasi legge complessa, a maggior ragione in una situazione così difficile e con il DCPM che tocca diversi ambiti- ci sono dei vuoti e dei contrasti che creano spazi di domanda. Ora, nell’articolo di ieri mattina (prima dell’aggiornamento serale del governo) abbiamo scritto chiaramente che il problema riguardava l’eventuale controllo di un cliente in movimento per effettuare un sopralluogo immobiliare. Non abbiamo negato l’operatività dell’Agenzia e dell’Agente. Abbiamo solo detto che un cliente (e non il Professionista) se fermato dalle autorità di polizia poteva incappare in una sanzione. Abbiamo dunque invitato i lettori a fare attenzione. Questo rischio era dimostrato dalla nota del Prefetto di Milano, per esempio. Il fatto che la Prefettura di Milano abbia reso nota la sua posizione è stato utile per dare un’informazione corretta ai lettori: in caso di controllo il cliente, quantomeno a Milano, sarebbe stato probabilmente multato. Non siamo stati certo noi a chiedere al Prefetto: la sua risposta si è basata su istanze pervenute per dubbi emersi dalla lettura del decreto, ed essendo una fonte autorevole abbiamo ritenuto di pubblicare la sua posizione. C’è di più: sempre se legge l’articolo prima dell’aggiornamento abbiamo dichiarato che attendevamo (entro pochi giorni) il chiarimento ufficiale per essere assolutamenti sicuri di non esporre i clienti alle sanzioni in caso di controlli. In ultima ci sentiamo di ribattere alla sua ultima affermazione: c’è differenza tra una casa abitata e una disabitata, in termini di sicurezza. Una casa abitata presenta rischi sanitari, anche se al momento della visita dovesse risultare vuote perché “i proprietari sono usciti mezz’ora prima”. Rischi bassi? Pensiamo di sì. Rischi a zero? Non lo sappiamo. Meglio attenersi alle indicazioni: le case da visitare devono essere solo quelle disabitate, cioè libere da persone che vi abitino stabilmente. Comunque, per concludere, l’aggiornamento è stato pubblicato e il chiarimento è ufficiale. Tutto è bene quel che finisce bene e noi siamo felici.
buongiorno, a proposito di acquisto immobili : è lecito chiedere e sapere se la visita all’immobile è possibile anche se il cliente si dovesse spostare da una regione all’altra? grazie, Liana Gioieni
Buongiorno, stando a quanto pubblicato dal governo sulle Faq-Fase 2 (http://www.governo.it/it/faq-fasedue) gli spostamenti fuori regione sono consentiti per lavoro, salute o assoluta urgenza. Se per l’Agente non sembrano esserci problemi, resta sempre il tema del cliente che si deve muovere tra regioni. In più non ci sembra chiaro se la visita immobiliare rientra all’interno della fattispecie previste. C’è da dire che i decreti regionali specificano o regolano i casi di spostamento, quindi il consiglio è di verificare come la regione d’interesse si è mossa. Nel momento in cui avessimo altre risposte non mancheremo di aggiornarvi.
Grazie Regold siete sempre tanto disponibili, professionali e efficaci per noi operatori del settore.
La mia agenzia immobiliare sita a Roma,sarà chiusa fino ai primi di giugno, perché per noi l’importanza è la salute dei nostri clienti.
Le vendite e le locazioni in futuro saranno organizzate tutelando la sicurezza e la cura dei nostri clienti, il profitto lo mettiamo dopo il rispetto e la salute..
Grazie al Dott. Caponigro e al sua staff gentilissimo
Grazie a Lei Daniela, per lo splendido commento. Siamo felicissimi dell’apprezzamento che ci dimostra. Auguriamo a Lei e al suo staff tutta la fortuna e il successo che meritate.