Per rientrare nel Canone Concordato, un immobile deve rispettare alcune caratteristiche specifiche stabilite dagli Accordi Territoriali locali, che variano da comune a comune. In generale, le principali caratteristiche richieste sono:
- Ubicazione: L’immobile deve essere situato in una zona compresa negli accordi territoriali che regolano i canoni concordati. Ogni città è divisa in fasce o aree, con canoni di affitto specifici per ciascuna.
- Superficie e tipologia: La metratura dell’immobile e il numero di vani sono elementi fondamentali. Esistono parametri per classificare gli immobili in base alla grandezza e alla distribuzione degli spazi.
- Stato dell’immobile: L’immobile deve avere uno stato di manutenzione almeno discreto. Alcuni accordi territoriali prevedono fasce diverse di canone in base alle condizioni generali dell’immobile (ad esempio, ristrutturato o non ristrutturato).
- Dotazioni e impianti: La presenza di impianti a norma, riscaldamento autonomo o centralizzato, e altre dotazioni, come ascensore o garage, possono influire sulla determinazione del canone.
- Destinazione d’uso: L’immobile deve essere destinato all’uso abitativo. Immobili destinati a usi diversi (commerciali o turistici) non rientrano nei contratti a canone concordato.
Ogni comune stabilisce dettagli precisi, e i contratti devono essere conformi a quanto definito dagli accordi territoriali.
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