Le risposte alle domande frequenti sulle locazioni a Canone Concordato.

In questa pagina puoi trovare tutte le informazioni per rispondere alle domande più frequenti sugli affitti a Canone Concordato (detto anche “Canone Calmierato”).

1. Cosa sono le locazioni a Canone Concordato?2024-10-18T07:06:41+02:00

Le locazioni a Canone Concordato sono contratti di affitto che prevedono un canone stabilito in base a specifici accordi territoriali tra associazioni dei proprietari e degli inquilini. Questo tipo di contratto è pensato per offrire affitti più accessibili, promuovendo così una maggiore stabilità abitativa. Per incentivare la stipula di contratti a Canone Calmierato sono previste diverse agevolazioni, rendendoli convenienti anche sotto il profilo fiscale.

2. Perché si chiama “Canone Concordato”?2024-10-18T07:08:41+02:00

Il termine “Canone Concordato” deriva dal fatto che il canone di affitto è determinato attraverso un accordo (o “concordato”) tra le parti, basato su parametri e indicazioni definite da contratti collettivi a livello locale. Questo processo di accordo mira a garantire che il canone sia equo e accessibile.

3. Perché è stato introdotto il Canone Concordato?2024-10-18T07:11:25+02:00

Il Canone Concordato è stato introdotto per rispondere alla crisi abitativa e per allargare la platea di potenziali conduttori di immobili. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore stabilità al mercato delle locazioni e prevenire l’eccessivo aumento dei prezzi degli affitti.

4. Quali sono le leggi che disciplinano il Canone Concordato in Italia?2024-10-18T07:12:59+02:00

In Italia, le locazioni a Canone Concordato sono regolate principalmente dalla Legge 431/1998, che disciplina le locazioni in generale. Inoltre, il Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2002 fornisce dettagli sui parametri per la stipula di questi contratti e sui requisiti per il loro riconoscimento.

5. Quali sono le differenze tra Canone Concordato e Regime Tradizionale (Canone libero)?2024-10-18T07:13:45+02:00
  • Canone Concordato: Il canone d’affitto è stabilito da accordi territoriali e generalmente risulta inferiore a quello di mercato. I contratti possono avere durata di 3+2 o transitori fino ad un massimo di 18 mesi o 36 mesi (universitari).
  • Canone Libero: Le parti possono liberamente contrattare il canone d’affitto, che segue i criteri di domanda e offerta del mercato. La durata tradizionale del contratto è solitamente di 4+4 anni.
6. Quali tipi di contratto di locazione si possono stipulare a Canone Concordato?2024-10-18T07:14:22+02:00

I contratti di locazione a Canone Concordato possono includere:

  • Contratti residenziali a lungo termine (3+2, 4,5,6 + 2).
  • Contratti specifici per studenti universitari. (max 36 mesi)
  • Contratti per lavoratori in trasferta. (max 18 mesi)
7. Come si stipula un contratto di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:15:23+02:00

Per stipulare un contratto di locazione a Canone Concordato, è necessario:

  1. Verificare l’esistenza di accordi locali sul canone.
  2. Seguire l’iter burocratico previsto dalle leggi e associazioni competenti.

Stipulare un contratto di affitto a Canone Concordato può non essere così semplice. Per questo, il consiglio migliore è affidarsi a servizi dedicati come quello di Regold, che permette di completare l’iter in maniera rapida e sicura.

8. Come faccio a sapere le fasce di prezzo di un particolare immobile per un affitto a Canone Concordato?2024-10-18T07:16:55+02:00

Per conoscere le fasce di prezzo di un immobile per un affitto a Canone Concordato, puoi iniziare consultando gli Accordi Territoriali del tuo comune, disponibili sul sito web o presso gli uffici comunali. Le associazioni di proprietari o inquilini, come UNIONCASA, possono fornire informazioni aggiornate sui canoni concordati. Inoltre, puoi utilizzare portali immobiliari per visualizzare i prezzi medi per le diverse zone. È utile anche richiedere la consulenza di un agente immobiliare esperto nella tua area per indicazioni specifiche sui prezzi. Infine, verificare i contratti di affitto recenti ti darà un’idea dei canoni praticati.

L’indicazione più pratica, però, è quella di utilizzare strumenti appositi come quello messo a disposizione da Regold con il suo servizio di Registrazione Canone Concordato: con un’interfaccia semplice, restituisce un’informazione certa e aggiornata riguardo la forbice di prezzo esigibile.

9. Quali sono i costi per stipulare un contratto di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:17:49+02:00

I costi per stipulare un contratto di locazione a Canone Concordato variano in base alla tipologia di regime applicato:

  • Cedolare secca non prevede alcun costo di registrazione, se al contrario si opta per il regime ordinario in fase di registrazione verrà richiesta imposta di registro (con minimo 67 €) oltre all’imposta di bollo.
  • Tesseramento e vidimazione richiesto dalle associazioni di categoria firmatarie dell’accordo.
  • Altri costi per strumenti dedicati, se si utilizzano servizi di terzi
10. Quali sono i documenti necessari per stipulare un contratto di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:18:27+02:00

I documenti necessari per la stipula di un affitto a Canone Concordato comprendono:

  • Documenti d’identità e Codice fiscale di locatori e inquilini.
  • Planimetrie e schede catastali immobili
  • Certificazione energetica
11. Che differenza c’è tra locazione a Canone Concordato e affitto turistico?2024-10-18T07:19:42+02:00

L’affitto turistico è un contratto di locazione temporanea, generalmente per scopi turistici e di breve durata (fino a 30 giorni). Al contrario, il Canone Concordato è un contratto di locazione a lungo termine, con durata minima stabilita e una finalità residenziale. Vi sono differenze sostanziali anche per quanto riguarda imposte e agevolazioni. Per approfondire, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato all’argomento.

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12. Come faccio a sapere se è attivo un accordo in una particolare città per il Canone Concordato?2024-10-18T07:20:21+02:00

Per verificare se è attivo un accordo sul Canone Concordato in una città specifica, puoi contattare il Comune o le associazioni di proprietari e inquilini locali, che spesso pubblicano gli accordi sui Canoni Concordati online. È possibile, inoltre, consultare le piattaforme dedicate al Canone Concordato come quella di Regold.

13. Quali sono le agevolazioni del Contratto a Canone Concordato per il conduttore (inquilino)?2024-10-18T07:21:12+02:00

Le agevolazioni per l’inquilino includono:

  • Canoni di affitto inferiori rispetto al mercato.
  • Maggiore stabilità abitativa garantita da contratti a lungo termine.

Le agevolazioni del Contratto a Canone Concordato per il conduttore includono canoni di locazione generalmente più bassi rispetto ai canoni di mercato, rendendo l’affitto più accessibile. Questi contratti offrono una stabilità contrattuale con una durata minima garantita di 3-5 anni. Gli inquilini possono beneficiare di detrazioni fiscali sull’IRPEF per i canoni pagati, riducendo le tasse. Inoltre, le condizioni contrattuali prevedono regole specifiche che proteggono i diritti degli inquilini. Infine, in alcune città, i comuni possono offrire ulteriori incentivi, come riduzioni delle imposte locali.

14. Quali sono le agevolazioni del Contratto a Canone Concordato per il locatore?2024-10-18T07:22:18+02:00

Il locatore beneficia di:

  • Riduzione delle imposte sul reddito da locazione.
  • Maggiore sicurezza e stabilità, poiché gli inquilini sono incentivati a rispettare il contratto.

In linea generale, il locatore può optare per la cedolare secca, che prevede un’imposta sostitutiva del 10% sul canone di locazione, evitando così l’imposta di registro e le imposte di bollo. Se non si sceglie questa opzione, l’imposta di registro sui contratti a canone concordato è ridotta al 2% del canone annuo. Inoltre, il locatore può dedurre alcune spese, come quelle per manutenzione, dal reddito imponibile. I comuni possono anche offrire incentivi locali per chi stipula contratti a canone concordato, come riduzioni sulla tassa sui rifiuti. Infine, i contratti a Canone Concordato offrono maggiore stabilità nel lungo termine, riducendo il rischio di morosità.

Per approfondimenti sull’argomento, vi rimandiamo all’articolo dedicato sul nostro blog.

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15. Quali sono gli incentivi per stipulare un affitto a Canone Concordato?2024-10-18T07:23:34+02:00

Gli incentivi comprendono:

  • Riduzioni fiscali per i locatori.
  • Maggiore attrattiva per gli appartamenti a canone concordato, data la loro accessibilità.
  • Detrazioni imposte per i conduttori

Per approfondire l’argomento, vi rimandiamo alla nostra Guida completa sul Canone Concordato.

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16. È possibile beneficiare della cedolare secca sugli affitti nelle locazioni a Canone Concordato?2024-10-18T07:25:01+02:00

Sì, i locatori possono optare per la cedolare secca, un regime fiscale che consente di tassare il reddito da locazione a un’aliquota fissa, semplificando le procedure fiscali.

Per approfondimenti, rimandiamo al nostro articolo dedicato.

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17. Quando conviene il Canone Concordato rispetto al Canone libero?2024-10-18T07:26:13+02:00

Il Canone Concordato risulta più vantaggioso generalmente sempre, soprattutto in situazioni in cui il mercato immobiliare è elevato, poiché offre affitti più contenuti e una maggiore stabilità per entrambe le parti. Inoltre, sono previste numerose agevolazioni e incentivi fiscali che rendono quest’opzione molto interessante anche per i proprietari di immobili (a tal proposito, vi rimandiamo all’articolo del nostro blog dove ne parliamo nello specifico).

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18. Ci sono delle clausole necessarie in un contratto di affitto a Canone Concordato?2024-10-18T07:54:11+02:00

Sì, è necessario includere nel contratto:

  • La durata del contratto.
  • Il canone concordato.
  • Le modalità di pagamento e le condizioni di risoluzione.
  • Richiamare l’accordo territoriale
19. Come si recede da un contratto di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:54:43+02:00

Il recesso può avvenire tramite comunicazione scritta, rispettando i termini di preavviso stabiliti nel contratto (di solito di 6 mesi).

20. Come si rinnova un contratto di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:55:19+02:00

Il rinnovo avviene automaticamente alla scadenza tra le parti contrattuali, salvo diversa comunicazione, e deve seguire le stesse procedure e condizioni del contratto originale. Tale comunicazione deve essere poi comunicata all’AdE attraverso l’adempimento di proroga.

21. È possibile prorogare un contratto di affitto a Canone Concordato?2024-10-18T07:56:04+02:00

Sì, è possibile prorogare il contratto a canone concordato rispettando le date di proroga.

22. Si può subaffittare un immobile locato con il Canone Concordato?2024-10-18T07:56:40+02:00

Il subaffitto è generalmente vietato senza il consenso del locatore. È importante specificare questa clausola nel contratto.

23. Cosa succede in un affitto a Canone Concordato se l’inquilino è moroso?2024-10-18T07:57:22+02:00

In caso di morosità, il locatore può avviare le procedure di sfratto, seguendo i passaggi legali previsti per la risoluzione del contratto.

24. Sono necessarie assicurazioni o fideiussioni per stipulare una locazione a Canone Concordato?2024-10-18T07:57:57+02:00

Sebbene non siano obbligatorie, le assicurazioni o fideiussioni possono essere richieste per garantire il pagamento del canone e proteggere il locatore.

25. Come si calcola l’adeguamento di un contratto a Canone Concordato?2024-10-18T07:58:43+02:00

Quando il contratto non è stato stipulato in cedolare secca, l’adeguamento viene calcolato su indici ISTAT e viene effettuato annualmente. È importante specificare nel contratto come avverrà questo adeguamento.

26. Quali sono le spese a carico del locatore in un affitto a Canone Concordato?2024-10-18T07:59:37+02:00

Le spese a carico del locatore possono includere:

  • Manutenzione straordinaria dell’immobile.
  • Spese per le utenze, se non diversamente concordato.
27. Quali sono le spese a carico dell’inquilino (conduttore) in un affitto a Canone Concordato?2024-10-18T08:00:17+02:00

Le spese a carico dell’inquilino includono:

  • Canone d’affitto mensile.
  • Spese per le utenze e per le piccole manutenzioni ordinarie.
  • Eventuale imposta di registro calcolata al 50% se il locatore non ha optato per la cedolare secca
28. In caso di vendita dell’immobile prima della scadenza del contratto di affitto a Canone Concordato, cosa succede all’inquilino?2024-10-18T08:00:48+02:00

In caso di vendita, il contratto di locazione rimane valido e l’inquilino ha diritto a continuare a vivere nell’immobile fino alla scadenza, salvo diverso accordo tra le parti.

29. Che ruolo hanno le associazioni territoriali nei contratti di locazione a Canone Concordato?2024-10-18T08:01:22+02:00

Le associazioni territoriali svolgono un ruolo fondamentale nella stipula di contratti a Canone Concordato, poiché sono responsabili della definizione degli accordi sui canoni, della registrazione dei contratti e della risoluzione delle controversie tra locatori e inquilini. Forniscono anche supporto e consulenza alle parti coinvolte nel contratto.

30. Che caratteristiche deve avere un immobile per rientrare nel Canone Concordato?2024-10-18T08:02:04+02:00

Per rientrare nel Canone Concordato, un immobile deve rispettare alcune caratteristiche specifiche stabilite dagli Accordi Territoriali locali, che variano da comune a comune. In generale, le principali caratteristiche richieste sono:

  1. Ubicazione: L’immobile deve essere situato in una zona compresa negli accordi territoriali che regolano i canoni concordati. Ogni città è divisa in fasce o aree, con canoni di affitto specifici per ciascuna.
  2. Superficie e tipologia: La metratura dell’immobile e il numero di vani sono elementi fondamentali. Esistono parametri per classificare gli immobili in base alla grandezza e alla distribuzione degli spazi.
  3. Stato dell’immobile: L’immobile deve avere uno stato di manutenzione almeno discreto. Alcuni accordi territoriali prevedono fasce diverse di canone in base alle condizioni generali dell’immobile (ad esempio, ristrutturato o non ristrutturato).
  4. Dotazioni e impianti: La presenza di impianti a norma, riscaldamento autonomo o centralizzato, e altre dotazioni, come ascensore o garage, possono influire sulla determinazione del canone.
  5. Destinazione d’uso: L’immobile deve essere destinato all’uso abitativo. Immobili destinati a usi diversi (commerciali o turistici) non rientrano nei contratti a canone concordato.

Ogni comune stabilisce dettagli precisi, e i contratti devono essere conformi a quanto definito dagli accordi territoriali.

2 Commenti

  1. Anima e Consapevolezza 19 Ottobre 2024 al 10:16 - Rispondi

    Innanzitutto vorrei fare i miei complimenti per il blog, davvero ricco di contenuti interessanti. Questo articolo non fa eccezione, infatti leggendolo ho trovato delle informazioni utili e degli spunti di riflessione stimolanti. Ora che ho scoperto questo blog andrò sicuramente a leggere altri articoli. Grazie!

  2. CUSATI VITO 13 Novembre 2024 al 10:42 - Rispondi

    Vorrei sapere se è possibile beneficiare dello sconto IMU del 25% nelle locazioni a Cedolare secca

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