L’Agenzia delle Entrate cambia le modalità di inserimento dati in RLI Web. Tutto quello da sapere sull’aggiornamento 2024 del portale per la registrazione delle locazioni.
Con un avviso datato 6 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate aveva anticipato un aggiornamento sul sistema di Registrazione delle locazioni, senza specificare -però- che le modifiche avrebbero riguardato l’interfaccia di RLI Web. L’aggiornamento è appena stato rilasciato.
Così, da qualche giorno, gli Agenti Immobiliari si trovano -loro malgrado- a dover fare i conti con un portale profondamente cambiato, con ritardi e problemi derivati da errori di sistema che impediscono l’espletamento di alcuni adempimenti in tema affitti.
Prima di vedere cosa cambia in RLI Web e quali problematiche stanno affliggendo gli operatori del real estate, ci teniamo a sottolineare che il servizio Registrazione Locazioni di Regold rappresenta una soluzione pratica e semplice per ovviare ai problemi dell’aggiornamento (e a molti altri). Grazie al nostro strumento dedicato agli affitti, gli Agenti possono registrare i contratti in pochissimi passaggi col supporto dell’assistenza e con un processo semplice che funziona indipendentemente dai cambiamenti di AdE.
Ma entriamo nel dettaglio e approfondiamo le novità (e i conseguenti problemi) di RLI Web.
Aggiornamento RLI Web: nuova interfaccia per registrare le locazioni
L’aggiornamento di AdE ha riguardato, in pratica, l’interfaccia. In RLI Web le modifiche concernono, per lo più, la disposizione delle maschere d’inserimento dati e la diversa sistemazione di comandi e campi da compilare. L’esperienza utente, ciò di colui o colei che deve espletare la procedura online per registrare gli affitti (o per gli adempimenti successivi) ne esce profondamente cambiata, con un certo grado di disorientamento. L’intenzione dell’Agenzia è quella di avvicinare il più possibile RLI Web al design previsto già per i moduli RAP dei preliminari, uniformando il processo di utilizzo dei due strumenti.
Le informazioni richieste dalla nuova interfaccia sono comunque quelle necessarie alla registrazione online delle locazioni. Infatti, i dati previsti per registrare l’affitto rimangono pressoché invariati.
C’è però un’importante novità prevista con l’aggiornamento RLI Web, che prevede il caricamento di un PDF-A in ragione del PDF semplice precedentemente previsto. Nel prossimo paragrafo approfondiremo proprio questo aspetto.
Aggiornamento RLI Web: richiesto PDF-A del contratto
La nuova procedura introdotta con l’aggiornamento di RLI Web richiede che vanga caricato il contratto in un formato PDF particolare: il PDF-A. Di cosa si tratta?
PDF-A è un sottoformato PDF già largamente usato nella Pubblica Amministrazione e in tutti quei processi che richiedono una conservazione dei dati dematerializzata a lungo termine (per esempio nelle università per quanto concerne le tesi di laurea). PDF-A è un formato indipendente da informazioni accessorie come font, dimensione del carattere e colore; non è possibile inserirvi link o riferimenti ipertestuali (perché, in futuro, potrebbero non essere disponibili); non è possibile neppure crittografare il file.
In sostanza, PDF-A è progettato per l’archiviazione nel lungo periodo di documenti elettronici. Si tratta di uno standard (ISO 19005) che garantisce la possibilità di visualizzare il documento sempre allo stesso modo, anche a distanza di tempo e con programmi software diversi. Per questo è preferibile quando si ha a che fare con la P.A. e quindi anche nel caso di contratti di locazione.
Ci sono molti strumenti che consentono di generare un file PDF-A, la maggior parte a pagamento (come Adobe o la suite Microsoft). In linea generale, comunque, la creazione di un PDF-A anche con strumenti gratuiti (per esempio utilizzando l’apposita funzione di Open Office) non è così banale. Certamente non si tratta di un’operazione impossibile, ma potrebbe rivelarsi non immediata per chi non è avvezzo a maneggiare specifici software o per chi non l’ha mai fatto prima. Questo è uno dei motivi che sta creando disagio negli Agenti Immobiliari che hanno moltissime competenze e talenti ma ai quali è richiesto -oggettivamente- di muoversi in territori che non fanno parte del loro mestiere. Inoltre, ci sono altri temi scottanti, cioè la validazione del file PDF-A e gli errori generati dal sistema sugli adempimenti successivi.
Aggiornamento RLI Web: validazione del file PDF-A e tempi di attesa
Come sottolineavamo, l’obiettivo dell’aggiornamento di RLI Web è quello di uniformare i processi di registrazione, allineando le procedure con quelle previste per il modulo RAP. Come accade per i preliminari, quindi, anche per le registrazioni degli affitti, ora viene richiesta la validazione del PDF-A del contratto. In pratica, prima di espletare la pratica, il sistema richiede una verifica di conformità del file: controllo che viene eseguito attraverso gli strumenti dell’Agenzia delle Entrate. Questo passaggio non è immediato e impiega diversi minuti per essere ultimato. Se l’allungamento dei tempi causa un certo fastidio anche per una sola pratica, il problema si acuisce quando si vogliono validare più contratti in una sola sessione, accumulando una sorta di “coda di validazione”. La richiesta di avere l’ok su più file PDF-A può generare ritardi maggiormente consistenti, anche dell’ordine di ore.
Aggiornamento RLI Web: errori generati dal sistema per adempimenti successivi (proroghe e cessioni)
Con l’aggiornamento RLI Web si stanno verificano diversi problemi per chi deve processare gli adempimenti successivi (per esempio: proroghe, cessioni). Le operazioni di manutenzione sulla piattaforma, probabilmente, hanno creato qualche intoppo, generando avvisi con al dicitura: “Errore durante il caricamento dei dati, contattare l’assistenza” pur in assenza di lacune nel compilamento delle maschere. Si tratta di stop forzati di natura tecnica derivati da malfunzionamenti di sistema e per i quali si deve attendere che AdE risolva.
È importante ribadire che, nonostante l’aggiornamento di RLI Web stia creando una certa confusione e disservizi, con Registrazione Locazioni di Regold tutto ciò è facilmente superabile. Il nostro strumento, infatti, non ha subito alcuna modifica di utilizzo ed è perfettamente allineato con le procedure previste dall’Agenzia delle Entrate. Con Registrazione Locazioni Regold è sufficiente inviare i dati delle parti, dell’immobile e il contratto scansionato per elaborare la pratica in maniera agile e senza pensieri. Inoltre, l’assistenza è sempre pronta a fornire supporto per ogni necessità.
Insomma, tutto può cambiare ma Regold rimane sempre un punto fermo per gli Agenti Immobiliari.
Ovviamente il vostro software è a pagamento mentre quello dell’Agenzia che funziona benissimo è gratuito.