Per rientrare nel Canone Concordato, un immobile deve rispettare alcune caratteristiche specifiche stabilite dagli Accordi Territoriali locali, che variano da comune a comune. In generale, le principali caratteristiche richieste sono:

  1. Ubicazione: L’immobile deve essere situato in una zona compresa negli accordi territoriali che regolano i canoni concordati. Ogni città è divisa in fasce o aree, con canoni di affitto specifici per ciascuna.
  2. Superficie e tipologia: La metratura dell’immobile e il numero di vani sono elementi fondamentali. Esistono parametri per classificare gli immobili in base alla grandezza e alla distribuzione degli spazi.
  3. Stato dell’immobile: L’immobile deve avere uno stato di manutenzione almeno discreto. Alcuni accordi territoriali prevedono fasce diverse di canone in base alle condizioni generali dell’immobile (ad esempio, ristrutturato o non ristrutturato).
  4. Dotazioni e impianti: La presenza di impianti a norma, riscaldamento autonomo o centralizzato, e altre dotazioni, come ascensore o garage, possono influire sulla determinazione del canone.
  5. Destinazione d’uso: L’immobile deve essere destinato all’uso abitativo. Immobili destinati a usi diversi (commerciali o turistici) non rientrano nei contratti a canone concordato.

Ogni comune stabilisce dettagli precisi, e i contratti devono essere conformi a quanto definito dagli accordi territoriali.